ROCCHI ALESSANDRO GROTTAMMARE (AP)
Oggi e' il 10-Apr-21 sono le 22:36
|
![]() |
|
programma amministrativo | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
PROGRAMMA AMMINISTRATIVO 2008
PREMESSA
Continuiamo a sognare la città Il programma amministrativo, è stato elaborato in
oltre tre mesi di lavoro dalle commissioni di cittadini nate spontaneamente
nelle assemblee pubbliche promosse da Solidarietà e Partecipazione. Esso
rappresenta un impegno imprescindibile per continuare il percorso
amministrativo intrapreso. Ovviamente tutti i nostri interventi non si
esauriranno nelle proposte contenute in questo programma: esse infatti dovranno
essere confrontate ed articolate con la realtà quotidiana con l’evoluzione
costante della società, all’interno del nostro collaudato e studiato modello di
“democrazia partecipativa”. Non proponiamo progetti irrealizzabili, abbiamo
elaborato un programma concreto con fonti di finanziamento ben individuate.
Pensiamo a Grottammare tra vent’anni, a cosa la città dovrà ancora conquistare:
proponiamo quindi un progetto di città che pensa al futuro senza perdere di
vista le conquiste degli ultimi tredici anni. LA CITTA’ DELLA PARTECIPAZIONE
La realtà grottammarese è cambiata radicalmente negli
ultimi tredici anni. Il merito della trasformazione complessiva della città, il
motore del suo progresso, è stato il metodo partecipativo, che ha sottratto
l’ambito decisionale dagli ambienti chiusi e dai giochi di potere che da sempre
bloccano l’attività amministrativa. In questi anni Grottammare è diventata
esempio nazionale, europeo e mondiale di questo metodo; infatti riconoscimenti
alla sperimentazione cittadina sono presenti in tutte le pubblicazioni
internazionali specializzate in forme avanzate di pubblica amministrazione. Negli ultimi cinque anni tutti gli interventi, sia di
piccola che di grande rilevanza, sono stati selezionati dai cittadini, i
quali ne hanno scelto la priorità di realizzazione nelle assemblee
pubbliche promosse all’interno del percorso del bilancio partecipativo. La
sperimentazione è andata avanti e abbiamo condiviso con i cittadini la
progettazione di opere pubbliche, la partecipazione a bandi pubblici (contratto
di quartiere) e la realizzazione di “accordi di programma”. Questo metodo
rimane la struttura portante del nostro agire amministrativo. Il programma che
presentiamo ai cittadini sarà costantemente verificato ed integrato attraverso
le assemblee pubbliche che continueranno a dare voce agli abitanti di
Grottammare. Proseguiremo su questa strada, non ci chiuderemo nelle
stanze, ma continueremo ad essere in mezzo alla gente, ascoltando le loro
proposte, continuando a favorire la crescita di comitati di quartiere, ponendo
in campo tutti gli strumenti per informare i cittadini sul percorso
amministrativo, coinvolgendoli nelle decisioni affinché le possano condividere
e verificare. LA CITTA’ PUBBLICA ED EQUA
Cinque anni fa parlavamo di una città che doveva
essere governata contrapponendosi all’idea generale delle privatizzazioni e
delle esternalizzazioni. Abbiamo lavorato affinché questo indirizzo diventasse
la realtà operativa della nostra amministrazione, ci siamo impegnati molto in
ambito territoriale per affidare il ciclo integrato delle acque alla società
totalmente pubblica C.I.I.P. spa e abbiamo continuato in sede comunale a
gestire interamente la quasi totalità dei servizi . Le competenze acquisite in ogni ambito dai nostri
dipendenti consentono all’ente di erogare servizi di alta qualità e di grande
efficacia vogliamo citare come esempio l’elevato livello
qualitativo raggiunto dalla nostra squadra di giardinieri con una cura delle
piante e delle aiuole che ha portato Grottammare ad essere valutata come la
cittadina con la migliore cura del verde della provincia. L’indirizzo che proponiamo per i prossimi cinque anni
va verso un ulteriore e più forte impegno a contrastare le privatizzazioni,
oggi di gran moda negli enti locali, e le esternalizzazioni. Dovremo impegnarci nel rinnovo del parco mezzi
comunale continuando nella trasformazione iniziati in questi cinque anni verso
mezzi che siano rispettosi dell’ambiente. Lo sforzo economico sarà ovviamente
superiore ai mezzi tradizionali, ma l’attenzione ambientale deve prevalere su
ogni altro aspetto. In premessa parlavamo di un programma capace di
proporre grandi progetti e di prospettarne anche la loro sostenibilità
economica, come cinque anni fa parlavamo delle balle dei nostri avversari in
merito ai debiti del Comune, oggi parliamo del bassissimo livello di tassazione
del nostro Comune: ICI prima casa 4 per mille, il 70 per cento dei proprietari
di prima casa di Grottammare nel 2008 non pagheranno ICI, l’abbiamo di fatto
già sterilizzata. Tasse, tariffe, imposte ferme ai valori del 2002. Nei prossimi cinque anni, l’obiettivo sarà quello di
continuare il grande impegno di perequazione impositiva che abbiamo
costantemente attuato in questi anni. Ci proponiamo di evitare carichi
eccessivi soprattutto per le famiglie con redditi bassi utilizzando tutti gli
strumenti consentiti dalla legislazione corrente per una fiscalità locale che
tenga realmente conto delle diverse sostenibilità impositive. LA CITTA’ DELLA SOLIDARIETA’
Il fine del movimento Solidarietà e Partecipazione
vuole essere ancora una volta quello di costruire un movimento di
trasformazione della realtà locale, di governare democraticamente Grottammare
per costruire una città più giusta, vivibile, educativa, sicura: una città
veramente solidale che mette al centro i cittadini con i loro bisogni e le loro
esigenze, per realizzare una politica di valori, per recuperare l’idea di
appartenere ad una comunità. Per far si che le politiche sociali non vengano più
considerate solo politiche per i deboli, diventando a loro volta politiche
deboli, è necessario che esse recuperino il loro ruolo di centralità
nell’orientare la politica pubblica di sviluppo locale. Questo è il motivo per il quale riteniamo utile aprire
questo documento programmatico proprio con delle pagine dedicate
all’organizzazione delle Politiche Sociali della nostra città. Questo programma rappresenta l’impegno a ridefinire le
Politiche Sociali di Grottammare, partendo dalla consapevolezza che in questi
anni molto è già stato realizzato. E’ nella continuità con il “già fatto” che si vogliono
attuare nuove strategie operative che soddisfino sempre meglio la domanda
sociale dei cittadini. Il progetto che sottoponiamo all’approvazione degli
elettori vuole essere lo strumento attraverso il quale il sociale interroga ed
indirizza tutte le politiche, quelle sanitarie, urbanistiche, della
scuola dei servizi per l’infanzia, della formazione, delle pari
opportunità. Per il Comune questo significa svolgere un ruolo di
regia, finalizzata a promuovere e sostenere le risorse della collettività,
coordinando i programmi e le attività degli enti che operano nel territorio,
sviluppando collegamenti tra i servizi istituendo intese con l’Azienda
Sanitaria e gli altri Comuni dell’Ambito, adottando l’uso di strumenti per il
controllo di gestione e la valutazione, garantendo a tutti i cittadini il
diritto a partecipare al controllo di qualità dei servizi. Vogliamo promuovere e tutelare il diritto alla
informazione sui servizi erogati dal Comune, soprattutto per coloro che hanno
difficoltà linguistiche, fisiche, culturali, nonché il diritto alla
personalizzazione dei servizi, tramite progetti individualizzati di intervento. La promozione della “cittadinanza attiva” si realizza
considerando cittadini e famiglie non “oggetto” ma “soggetto
protagonista” della rete degli interventi e dei servizi sociali. GIOVANI
Solidarietà e Partecipazione riconosce nei giovani una
risorsa per il futuro. E’ infatti necessario trovare in loro stimoli nuovi e
trasformare le cosiddette “potenzialità” in “realtà”. Per realizzare tutto ciò è altresì fondamentale
allontanare gli spettri di precarietà e selezione sociale determinata dalle
condizioni economiche favorendo creatività, genialità e spirito di
aggregazione. L’Amministrazione Comunale fino ad oggi ha, già
operato molto in tal senso incentivando e sostenendo l’aggregazione
all’interno delle due ludoteche (“L’isola che c’è” e “Stile Libero”) e del
nuovo Deposito delle Arti (“DepArt”). Visto il successo oramai consolidato dell’attività
delle ludoteche e delle loro manifestazioni collaterali, è necessario
incentrare le sinergie e le attenzioni proprio sul DepArt. La struttura deve
diventare punto focale per l’aggregazione giovanile e la pratica di attività
artistiche. Per promuovere la partecipazione giovanile riteniamo
opportuni attivare il Tavolo dei Giovani: un punto, sia esso fisico o virtuale,
di ascolto e di raccolta delle esigenze dei giovani, con lo scopo di
elaborarle, vagliare la loro fattibilità e dare loro una risposta. Proposte:
DIS-ABILITA’
I bisogni delle persone disabili non devono essere
categorizzati perché variano in funzione di una pluralità di fattori che
influenzano la situazione del soggetto e ne condizionano le possibilità di cura,
riabilitazione ed integrazione nel contesto sociale. Poiché le esigenze terapeutiche, riabilitative e di
socializzazione cambiano sostanzialmente con il mutare delle situazioni sociali
nelle quali il soggetto è inserito, l’erogazione delle risposte non può tenere
conto solo delle caratteristiche organiche della disabilità. Nell’attuazione degli interventi si devono
necessariamente valutare le caratteristiche strutturali della famiglia del
disabile: età dei genitori, numero dei componenti, condizione economica,
rapporti tra la famiglia e l’ambiente circostante. E’ proprio tenendo conto di questi presupposti che si
intendono perseguire iniziative e progetti finalizzati a promuovere la piena
integrazione fra i servizi e le prestazioni che vengono attivate, a valutare la
rispondenza tra servizi esistenti nel territorio ed a promuovere le azioni atte
a garantire la piena integrazione scolastica, lavorativa e sociale del
disabile, con il pieno coinvolgimento della famiglia. Per realizzare tali obiettivi pensiamo di
riconsiderare gli interventi già erogati dall’Amministrazione Comunale a favore
delle persone disabili (assistenza scolastica, domiciliare, educativa) in
un’ottica di unitarietà, formulando percorsi che rappresentino una risposta
articolata alle difficoltà di vivere il quotidiano da parte degli utenti e
delle loro famiglie. E’ pertanto evidente che possano esaurirsi nella mera
erogazione settimanale di un monte ore da parte dell’ente, ritenendo tale
approccio sufficiente e risolutivo verso bisogni che hanno invece la
caratteristica della individualità e della complessità. Le scelte di intervento che si effettuano rispetto
all’organizzazione e all’erogazione dei servizi devono avere come parametro di
riferimento, pertanto, l’individualità della persona sotto la visuale della più
reale integrazione: un’integrazione possibile, esperita all’interno del proprio
nucleo familiare di appartenenza e del proprio contesto sociale allargato
(scuola, associazioni sportive, parrocchiali, etc.). proposte:
SCUOLA
…”Gli elementi costitutivi della
scuola come organismo sano e umanizzante possono essere apprezzati nella loro
portata se anzitutto si percepiscono le ragioni del suo valore umano e sociale.
Essa, infatti, non è solo l’istituzione principale di trasmissione sociale del
sapere, è anche l’organismo essenziale di rinnovamento umano e culturale della
società. Vi si attua un prendersi cura che è,
anche per chi vi opera come educatore e per la società intera, un lasciarsi
trasformare e rinnovare. è un sistema aperto di correnti di reciprocità: tra
attività e passività, tra generazioni diverse, tra culture diverse, tra
l’istanza di educare e quella di preparare al lavoro, tra conservazione dei
valori già dati e rigenerazione…” Uno dei criteri fondamentali per misurare il grado di
civiltà di un Paese può essere sicuramente individuato
nell’attenzione che i suoi amministratori pongono alla costruzione di un
ambiente scolastico in grado di “formare persone” aperte al dialogo, al
confronto, alla cooperazione e solidarietà e di “educare” al
senso della responsabilità civile, individuale e collettiva E allora, come può la politica non occuparsi della
Scuola? “Solidarietà e Partecipazione” ha da
tempo profuso tutte le sue forze per mettersi in sintonia con la diffusa
necessità di “educazione” in un mondo che vede i ragazzi e i giovani
sempre più alla ricerca di attenzione e di accompagnamento da parte degli
adulti. Questa è la sfida che ci proponiamo: investire
nell’educazione e nella formazione. È nostro obiettivo continuare a promuovere adeguate
strategie politiche per sostenere la Scuola a mettere in atto azioni che
sviluppino la cultura e la pratica della democrazia. Perché ciò avvenga, riteniamo imprescindibile una
forte interazione tra le Istituzioni scolastiche e
l’Amministrazione, attraverso azioni concrete, strumenti organizzativi,
iniziative di progettazione e condivisione partecipata, attraverso
i quali si produce uno sforzo costante per “far prendere coscienza ai cittadini
di tutte le risorse educative presenti nella comunità e sollecitare un
dialogo tra quanti gestiscono tali risorse”. Occorre, dunque, rivalutare e valorizzare le
specifiche responsabilità educazionali (della scuola, della famiglia, dell’Ente
locale e di tutte le altre Istituzioni laiche e religiose) e i modi in
cui è possibile farle interagire, in maniera positiva e integrata, per offrire
strutture e servizi - molti dei quali già attivi - sempre più
efficaci ed efficienti, nonché per ottimizzare l’azione del Comune
nell’esercizio delle funzioni prescritte dalla legislazione scolastica. Nella realizzazione delle nuove strutture sarà perciò
necessario tener conto di criteri di funzionalità e sicurezza di tutti i plessi
scolastici, di dedicare spazi debitamente attrezzati a supporto degli alunni
con disabilità, di dotarle di arredi ed attrezzature funzionali per aule, laboratori
e palestre. Proposte:
Grottammare città educativa vuole essere un organismo
che sta alla base di tutte le azioni della città, “una filosofia di vita” che
deve portare tutti all’azione educativa concertata e condivisa. TERZA ETA’ Nel prossimo mandato elettorale, l’impegno sarà
principalmente quello di incentivare la socializzazione, valorizzare i ruoli e
la capacità di proposizione attiva degli anziani, proporre sempre più validi
modelli di organizzazione e di servizi alla persona, favorendo la
partecipazione di tutti i cittadini alla vita pubblica, promuovendo il
“pluralismo associativo”, riconoscendo e rafforzando il ruolo del
“volontariato”, suppportandone l’attività attraverso forme di sostegno, anche
di natura economica e di collaborazione. Questa sollecitazione al coinvolgimento diretto ed
attivo di persone anziane, risponde all’esigenza di una cultura innovativa,
secondo la quale la partecipazione dell’intera cittadinanza alla gestione dei
problemi della comunità rappresenta una risorsa preziosa. Il nostro obiettivo è cooperare con sinergia con
responsabili dei tre Centri Sociali Anziani attivati sul territorio. Proposte:
PREVENZIONE E SOSTEGNO ALLE DIPENDENZE
Da circa 40 anni, il fenomeno delle dipendenze
costituisce un problema sociale e di sanità pubblica. E’ importante constatare la presenza di tale fenomeno
e accogliere una domanda di aiuto e cercare con le persone percorsi di cura e
di autonomia. L’idea è quella di “camminare insieme”, alla ricerca
di un percorso di senso con le persone, fatto di affrancamento educativo e
condivisione della quotidianità. E’ bene stipulare un”patto” tramite cui cercare di
ottenere e sviluppare responsabilità e integrazione sociale. In materia di politiche sulle dipendenze, la riduzione
del danno è un pilastro E’ una strategia articolata, di supporto alla
popolazione dipendente e non solo. E’ un pilastro irrinunciabile. Non è una
resa di fronte al dramma delle dipendenze, ma è un prendersi cura della persona
in difficoltà. Inoltre è una politica che tutela la sicurezza pubblica. In
questo senso è una riduzione dei danni non solo individuali ma collettivi. La riduzione della “domanda di dipendenze” richiede
anzitutto un forte investimento educativo, non solo sui giovani a partire dai
primi cicli della scuola dell’obbligo, ma soprattutto con gli adulti. Si deve insistere sull’informazione, sulla formazione
e sulla qualità delle principali agenzie deputate a fornirla: la famiglia, la
scuola, il territorio. Il lavoro dovrà, inoltre, essere svolto in stretta
collaborazione con i servizi pubblici e privati, con il coinvolgimento attivo
delle varie realtà sociali presenti e disponibili sul territorio, all’interno
di una strategia di intervento di rete. Proposte:
SOLIDARIETA’ E COOPERAZIONE INTERNAZIONALE
L’Amministrazione Comunale di Grottammare si è
distinta negli ultimi anni per il suo ruolo attivo sullo scenario
internazionale. E’ necessario focalizzare sul ruolo sempre più
importante per i Comuni essendo cresciuta la consapevolezza che un mondo
migliore possa realizzarsi solo partendo dal basso, dalle comunità locali,
dalle loro istituzioni e dalla partecipazione diretta dei cittadini e dal loro
coinvolgimento concreto e responsabile per costituire una base sempre più ampia
su cui poggiare e fondare ogni crescita di un territorio. Grazie alla costituzione della “Consulta per la
Fratellanza tra i Popoli” tali iniziative hanno ottenuto la partecipazione
e il coinvolgimento delle realtà associative, scolastiche e parrocchiali della
città. Proposte:
IMMIGRAZIONE
E’ assolutamente necessario continuare ad investire
sull’integrazione degli stranieri, considerando il fenomeno dell’immigrazione
non come qualcosa di emergenziale o congiunturale, ma come un fenomeno
strutturale nella nostra società e nella nostra realtà cittadina e che in
futuro possa divenire risorsa del territorio. L’amministrazione ha, in tal senso, attivato una serie
di servizi in favore degli immigrati quali il Centro Servizi Immigrati ed il
Centro di Pronta Accoglienza. Proposte:
DONNA CHIAMA DONNA
I motivi, per i quali le donne sono per lo più assenti
nelle istituzioni rappresentative, sono diversi e legati sia alla crisi della
rappresentanza, sia a fattori socioculturali. Si tratta di sensibilizzare, su questo problema,
l'opinione pubblica e modificare una cultura politica, che, ancora oggi,
considera l'uomo il legittimo protagonista della gestione dello Stato. Poiché
si tratta di cambiamenti, che investono la coscienza della collettività,
occorrerà molto tempo prima che le conquiste degli anni passati vengano
interiorizzate e prima che le donne entrino a far parte, in modo costante, del
mondo politico. L'esperienza diretta ed indiretta delle donne nelle
amministrazioni locali, l'impegno civile nelle strutture religiose, educative e
di volontariato possono diventare degli importanti punti di riferimento
per una politica più alta, più forte, eticamente orientata,
che vuole mettere al centro la dignità della persona e il rispetto dei suoi
diritti. Occorre comunque "accompagnare" il
cambiamento attraverso campagne di sensibilizzazione e misure concrete che
promuovano la partecipazione politica delle donne. "La Partecipazione: sostantivo di
genere femminile…
la diversità è un valore aggiunto " Partendo da questo valore aggiunto noi
donne–candidate intendiamo proporre un programma che valorizzi una diversità
consapevole, fonte di ricchezza e di orgoglio, che non deve essere vissuta come
forma di emarginazione. Ancora oggi nel nostro paese vi sono ostacoli che rendono
difficile l’accesso delle donne in politica. È nostro intento proporre
una serie di iniziative che si possano coniugare con l’essere donna, che
permettano di poter continuare ad espletare tutte quelle “cose” che oggi
vengono abbandonate perché considerate "cose da donne ". Nel nostro
programma vogliamo creare spazi, luoghi, angoli inediti per appuntamenti,
proposte e discussione " declinati al femminile" Il progetto, attraverso un itinerario specifico, si
articola e prevede una serie di iniziative culturali e sociali. Proposte:
Altre proposte di percorsi e di iniziative potranno
essere programmate mediante la partecipazione di tutte le donne che
vorranno contribuire a rendere le nostre realtà territoriali luoghi coniugati
anche al femminile. LA CITTA’ DELLA CULTURA
Collegare la città al mondo
«Quando penso alla Cultura – ha scritto Pippo Delbono
in una bellissima lettera ai politici – penso alla libertà, alla ricchezza,
alla leggerezza, alla forza, alla sensibilità, a un senso del vivere, del
morire, alla lucidità, agli occhi aperti su noi stessi e sul mondo, a saper
vedere una bellezza che sta nelle cose». Possiamo aggiungere ben poco: la
cultura appartiene alla vita, come il cibo e l’ossigeno sono indispensabili per
la sopravvivenza. Anche una città si nutre e cresce grazie alla cultura. In
questi anni abbiamo lavorato affinché l’anima della città fosse ricca, affinché
fosse possibile partecipare alla vita culturale della città non solo nei mesi
estivi ma dodici mesi l’anno, attraverso l’organizzazione di un calendario
intenso, ricco di letteratura, di musica, di teatro, di tutte le attività
necessarie per trascorre il tempo lontano dalla palude dell’intrattenimento
televisivo. Nei prossimi anni continueremo ad aumentare il nostro impegno per
la crescita culturale della città, confermando un modello di cultura
responsabile nei confronti dei cittadini, un’officina pronta a recepire
idee e suggerimenti, tesa ad aumentare il più possibile la loro partecipazione,
affinché si sentano coinvolte tutte le fasce della popolazione, soprattutto
giovani ed anziani, per occupare i nostri luoghi della Cultura. Continuiamo a
pensare, infatti, che la Cultura non debba essere un privilegio aristocratico,
riservato a pochi iniziati, ma sia un bene comune, da tutelare con molta
attenzione, da rendere accessibile a tutti, poiché soltanto attraverso una
crescita culturale profonda della collettività potremo raggiungere nel futuro
una società più giusta, più tollerante, più solidale. Per questo continueremo
ad essere a fianco alle numerose associazioni che da anni investono il loro
tempo, le loro energie e la loro passione per arricchire la città, magari
tentando di stringerle intorno ad un tavolo unitario, una consulta per la
cultura che permetta loro di confrontarsi, di integrarsi vicendevolmente,
di dialogare con il territorio. Insieme a loro abbiamo l’ambizione di collegare
la città al mondo, non solo salvaguardando la centralità che Grottammare si
è guadagnata nella vita culturale della Provincia e della Regione ma
soprattutto aprendola all’esterno, allacciando rapporti con le università
italiane e straniere, realizzando un sistema culturale che unisca sapientemente
la valorizzazione della storia e della tradizione, all’innovazione
e al rispetto della diversità, immaginandola insomma come una città
consapevole e responsabile, umana, accogliente, rivolta verso l’altro, di
fronte al mare, di fronte al futuro. Ancora nuovi spazi per la cultura
Uno dei risultati principali raggiunti in questi
ultimi anni è senz’altro l’aumento degli spazi destinati alla cultura. Basti
pensare che la città ha raggiunto l’invidiabile primato di possedere uno spazio
teatrale ogni cinquemila abitanti; oggi infatti i cittadini possono
contare su ben tre strutture, il Kursaal, il Teatro dell’Arancio e il
nuovissimo Teatro delle Energie: spazi fondamentali, dislocati uniformemente
sul territorio, che hanno consentito alla città di aumentare la quantità e la
qualità dell’offerta culturale in tutti i periodi dell’anno. Immaginiamo questi
luoghi non solo come spazi di ricezione, da vivere esclusivamente come pubblico
di un evento: vorremmo infatti che essi diventassero luoghi di formazione e
di produzione, dove sia possibile studiare, realizzare un proprio progetto,
diventare attori della scena. Ma possiamo fare ancora di più. Grottammare
ha bisogno di un grande spazio all’aperto, che abbia le dimensioni e le
caratteristiche necessarie per ospitare eventi prestigiosi, capaci di
richiamare un ampio pubblico. Per questo abbiamo pensato ad una arena
all’aperto di 1500 posti situata nei pressi del parco della Madonnina: un
luogo affascinante, immerso nel verde, un polmone culturale indispensabile per
la città, che potrebbe diventare negli anni un centro di importanza regionale.
Non solo: per ospitare appuntamenti estivi di ricerca culturale, piccoli
gioielli come concerti di musica classica, recitals poetici, letture o incontri
con gli scrittori sarà recuperato il vecchio Castello di Grottammare,
che custodisce al proprio interno un giardino prezioso ed esclusivo. Un simile
recupero si inserirà all’interno di un più ampio piano di valorizzazione della
zona Castello, sicuramente uno dei belvedere più belli della costa adriatica, affinché
possa completare magnificamente il percorso nel Vecchio Incasato. Quest’ultimo
sarà il teatro di ulteriori novità. Innanzitutto sarà completato il Sistema
museale della città attraverso l’inaugurazione del Museo dedicato a
Giacomo Pomili detto “Il Tarpato”: un riconoscimento doveroso alla fantasia
e alla genialità di questo artista grottammarese, una struttura attesa da
tempo, che si affiancherà al Museo Fazziniano nel Torrione della Battaglia, al
Museo Sistino e al Museo dell’Illustrazione Comica. Vero e proprio centro di
irraggiamento dell’attività culturale della città poi sarà l’edificio ex
ospedale Madonna degli Angeli: completato il recupero dell’interno, infatti,
esso ospiterà sia una Mediateca e una stanza per il cineforum sia una Casa
delle Associazioni, un luogo in cui potranno incontrarsi e dialogare tutti
coloro che da anni dedicano il loro tempo con passione e sacrificio alla
crescita culturale di Grottammare. Al cinema infine è legato il nostro
progetto più ambizioso: restituire al centro della città una sala
cinematografica, che possa proporsi come una valida alternativa ai grandi
multisala di periferia, luoghi senza cuore ingoiati dai centri commerciali. Noi
sogniamo uno spazio diverso, umano ed accogliente, uno spazio centrale nella vita
cittadini, un punto d’incontro soprattutto per i ragazzi, un luogo che possa
rinnovare i fasti di strutture storiche ed indimenticabili come il cinema Odeon
e il cinema Sibilla. Cultura dei Giovani, Cultura del Futuro
L’inaugurazione del Deposito delle Arti nel quartiere
stazione ha finalmente dato ai giovani di Grottammare uno spazio nel quale
potersi esprimere. Dobbiamo infatti patire da qui, dalla valorizzazione
delle esperienze artistiche espresse dal territorio, per non rischiare di
disperdere la ricchezza e la vivacità di simili percorsi. Tra questi la musica
svolge sicuramente un ruolo privilegiato, poiché da sempre essa ha raccolto la
voce delle generazioni. Per questo pensiamo che sia possibile promuovere una
rassegna di band giovanili da affiancare alle iniziative musicali già attive.
Su quest’ultime continueremo ad investire, soprattutto tentando di utilizzare
lo Stadio Comunale per i grandi concerti: una strada percorsa con successo
da altri comuni del piceno. Non potrà poi essere trascurato il ruolo
determinante che una intelligente collaborazione tra Cultura e Scuola svolga
nella formazione dei futuri cittadini. Pertanto saranno promosse tutte le
iniziative che favoriranno la penetrazione di cultura qualificata nella
scuola e, di conseguenza, nei nuclei familiari. Soltanto attraverso una
capillare opera di sensibilizzazione alla cultura potremo sottrarre i più
giovani dalla seduzione dei modelli distorti, falsi e devianti proposti loro
dalla televisione. Approfondire la Storia, salvare le Tradizioni
Guardare al futuro non significa trascurare il
passato. Alla salvaguardia delle tradizioni grottammaresi – che si
articolano nelle numerose feste dei quartieri, nelle feste patronali, nelle
fiere e non ultima nella millenaria Sacra Giubilare – abbiamo dedicato e
dedicheremo nei prossimi anni risorse ed energie, continuando a considerarle la
spina dorsale, il midollo della cultura profonda di Grottammare. La nostra
città è cresciuta sulla Storia, strato dopo strato. Di questa ricchezza
dobbiamo essere tutti più consapevoli e più informati. Per questo crediamo sia
ormai indispensabile una sistematica campagna di indagine archelogica
sul territorio della nostra città, per chiarire finalmente alcuni aspetti
ancora poco studiati del nostro passato, che sprofonda nei secoli fino alla
civiltà picena. Continuare ad investire sulle nostre strutture e sulle
nostre eccellenze
Valorizzare le eccellenze culturali e dar seguito ai
punti di forza: ecco i due criteri fondamentali che hanno guidato la nostra
politica culturale negli anni trascorsi e ci hanno consentito di raggiungere
risultati straordinari, come il raddoppio delle presenze e degli incassi del
Festival dell’Umorismo. Dobbiamo proseguire su questa strada, continuando ad investire
su Cabaret Amoremio, uno dei festival più importanti della comicità
nazionale, attraverso un costante aumento della progettualità, del rinnovamento
e del radicamento nel territorio. Continueremo inoltre a scommettere su
iniziative più recenti di grandissimo successo come il Festival Listz,
una grande rassegna di musica classica che in questi anni ha ottenuto
riconoscimenti invidiabili e una grande attenzione della stampa
nazionale. Non potremo poi non dedicare particolare attenzione al consolidamento
del Sistema Teatri di Grottammare e delle stagioni teatrali organizzate al
Kursaal, al Teatro dell’Arancio e soprattutto al Teatro delle Energie, la
seconda struttura teatrale per numero di posti della futura provincia di Ascoli
Piceno, un’eccellenza assoluta della città, che dovrà mantenere il grande
prestigio guadagnato nel primo anno di apertura. Infine dovremo sfruttare
appieno le potenzialità offerte dall’apertura della nuova Biblioteca Comunale:
uno spazio ampio e stratificato, aperto ad un pubblico molto vario, un palazzo
della Cultura indispensabile per la vita cittadina, che dovrà essere arricchito
non solo di laboratori che lo rendano vivo e dinamico ma anche di una adeguato
patrimonio librario, che possa rispondere alle esigenze di un pubblico
soprattutto giovanile. Sette tappe per la Cultura
1.
Apertura
del Museo Tarpato 2.
Recupero
e valorizzazione del Castello 3.
Completamento
della Mediateca e della Casa delle Associazioni nel Vecchio Ospedale 4.
Inaugurazione
dell’Arena all’aperto nel Vecchio Incasato 5.
Utilizzo
dello Stadio Comunale per i concerti 6.
Avvio
di un progetto sistematico di indagine archeologica del territorio 7.
Restituzione
di una sala cinematografica al centro della città LA CITTA’ DELLO SPORT
Oggi a Grottammare possono essere praticati quasi
tutti gli sport: è merito della costante attenzione che l’Amministrazione ha
dedicato al settore sportivo dal 1995, dotando la città di nuove strutture
sognate da tempo, promuovendo la crescita di una “cultura sportiva”, favorendo
la creazione e sostenendo l’attività di numerose associazioni del settore.
Basta pensare alla realizzazione della nuova piscina, una struttura vitale per
la città, così come al parco sportivo presso l’ex ferriera, dotato di quattro
campi da tennis e le infrastrutture collegate. A breve sarà inoltre inaugurata
la nuova pista ciclistica presso il fiume Tesino, una struttura unica nella
nostra provincia, un’opportunità riservata soprattutto ai ragazzi che praticano
questo sport. Non possiamo poi non ricordare l’apertura della nuova palestra
dell’ITG “Fazzini”, che insieme alla palestra delle scuole medie “Leopardi” ha
consentito a numerose associazioni di poter sviluppare maggiormente la loro
attività. Le strutture tuttavia hanno bisogno di un’anima e in questi anni
abbiamo fatto in modo che la vita grottammarese fosse animata da numerose e
varie manifestazioni sportive. Possiamo fare di più: realizzare un’incisiva promozione
dello sport nelle scuole primarie, che vedrà protagonisti il Comune e le
associazioni sportive disponibili, collegando più solidamente la Scuola al
territorio. Per quanto riguarda la realizzazione di opere per un
prossimo futuro, occorrerà elaborare risposte ad alcune esigenze che si sono
già manifestate:
Occorrerà infine interrogarsi sulla necessità di
dotare la città di una nuova struttura che risponda alla crescente domanda di
spazi al coperto, per ampliare la pratica di nuovi sport indoor, per
organizzare manifestazioni sportive nazionali e, soprattutto, per continuare ad
offrire luoghi di aggregazione per l’esercizio dell’attività sportive. LA CITTA’ AUTOSOSTENIBILE
Lo sforzo profuso dalle precedenti amministrazioni di
Solidarietà e Partecipazione nella realizzazione del progetto unitario della
città, coerentemente a quanto espresso nel Piano Regolatore, ha dato
indubbiamente ottimi ed a volte esaltanti risultati. Il volto attuale della
città, le numerose opere realizzate, il suo tessuto sociale, hanno subito in
questi anni dei considerevoli miglioramenti. Grottammare appare oggi più
ordinata, più pulita, più verde, più bella e ricca di strutture, piazze,
parchi, spazi sociali che hanno contribuito a migliorare sensibilmente la
vivibilità e conservare la sua peculiarità in cui sono ancora
riconoscibili i suoi caratteri urbani in cui tutti cittadini si identificano. Non è negabile che la città abbia, non solo cambiato
volto ed immagine ma, soprattutto, atteggiamento culturale verso il recupero
della propria identità, credendo nelle potenzialità di un territorio che
storicamente ha saputo coniugare scelte insediative e valorizzazione
ambientale. L'impegno di Solidarietà e partecipazione, per il
prossimo mandato amministrativo, è di continuare nel percorso intrapreso,
perché ancora molto può essere fatto ed ancora numerose sono le aspettative dei
cittadini. I bisogni della città da soddisfare sono ancora tanti e sempre più i
benefici vanno estesi alle categorie sociali più svantaggiate. L'obiettivo di realizzare compiutamente il modello di
città autosostenibile per cui abbiamo lavorato, ha ancora da fare passi in
avanti, c'è ancora bisogno dell'impegno, delle idee e della capacità di sognare
e realizzare un mondo migliore espresso in tutti questi anni da tutti i
cittadini. I successi ottenuti hanno reso ancora più appetibile
il territorio rendendo ancora più forte la necessità di una programmazione in
direzione di una città ancora più equa ed ecologica, ancora più capace di
discutere del proprio futuro in termini di avanzamento di uno sviluppo
compatibile ed in grado di sfruttare gli investimenti sul territorio per
ottenere migliori servizi e ulteriori attrezzature. Di elevare la qualità
dell'architettura e della gestione dei bisogni energetici. Una città che continui a mettere la socializzazione al
centro dei propri obiettivi dandosi sempre più spazi ed occasioni per
accrescere la propria identità culturale ed allargando l'utilizzo di quelli
esistenti ad ogni categoria sociale. In particolare, intendiamo concentrare i nostri sforzi
su un decisivo miglioramento dell'esistente, su un'ulteriore elevazione delle
qualità territoriali.
Guardiamo con grande preoccupazione ai problemi di
carattere economico che travagliano la nazione e che inevitabilmente stanno
coinvolgendo anche il nostro territorio causando il progressivo impoverimento
delle fasce sociali più deboli. Sebbene si tratti di problemi la cui soluzione va
cercata prevalentemente in ambiti nazionali, e spesso internazionali, noi di
Solidarietà e Partecipazione dedichiamo ad essi molta attenzione e siamo
determinati ad agire anche in ambito locale programmando il territorio in modo
da poter contribuire e supportare le azioni dei soggetti economici. Il futuro economico di Grottammare per noi rimane in
quei settori che abbiamo individuato anni fa e che ancora oggi rappresentano
quelli trainanti: il turismo ed i servizi ad esso connessi; il vivaismo che da
sempre caratterizza la nostra città; il commercio, l'artigianato ed il
terziario avanzato. A supporto di queste attività economiche abbiamo pensato
sia necessario:
Riteniamo che un fattore determinante per la vita dei
cittadini nei prossimi anni sarà la possibilità di accesso ad alloggi conformi
alle esigenze di ogni famiglia. Solidarietà e Partecipazione è particolarmente attenta e sensibile
alla necessità delle fasce sociali meno abbienti e di tutti coloro, purtroppo
in aumento, che vivono con risorse economiche al limite della soglia di povertà che non possono permettersi
l'acquisto o affitto di abitazioni agli attuali prezzi di mercato. Molto abbiamo fatto in questi anni, profondendo un
grande sforzo per la realizzazione di circa 70 appartamenti di edilizia
residenziale pubblica (E.R.A.P.) che coprono totalmente l'attuale fabbisogno.
Ci sono tuttavia fasce di cittadini che, avendo un reddito superiore a quello
previsto per accedere all'assegnazione degli alloggi Erap, non è tuttavia sufficiente
ad avvicinarsi al mercato immobiliare privato. Vogliamo realizzare le condizioni perché questo possa
invece avvenire, utilizzando opportuni strumenti:
Il surriscaldamento globale causato dalle emissioni di
CO2 ed altri gas serra, ben lungi dall'essere un problema "lontano",
è un tema centrale nel programma di Solidarietà e Partecipazione per il governo
della città. Leggi comunitarie, nazionali e soprattutto la nostra
sensibilità ai temi dell'ambiente e della qualità della vita, ce lo impongono. Bisognerà mettere in atto ogni strategia e provvedimento
atti a limitare l’inquinamento atmosferico ed il consumo esasperato ed
incontrollato dell'energia: per migliorare le prestazioni energetiche degli
edifici favorire lo sviluppo, la valorizzazione e l'integrazione delle fonti
rinnovabili e la diversificazione energetica, contribuire a conseguire gli
obiettivi nazionali di limitazione delle emissioni di gas a effetto serra posti
dal protocollo di Kyoto. Alcuni argomenti trattati nella illustrazione generale
del programma della città autosostenibile hanno la necessità di una più
puntuale illustrazione. Di seguito riportiamo alcune tabelle di dettaglio. OPERE PUBBLICHE
(divise in settori di intervento) Culturali:
Infrastrutture:
Scuola:
Ambiente e Turismo:
Alloggi pubblici comunali:
Sport:
Infrastruttura di quartiere:
Per completare il nostro progetto di Grottammare città
autosostenibile è necessario prevedere una serie di interventi in ambito
energetico – ambientale. Il primo intervento entro il 2008 sarà la creazione
del Piano Energetico Comunale, in ottemperanza del Piano Energetico Regionale.
Questo Piano è fondamentale per organizzare e regolamentare sul territorio gli
interventi a sostegno di politiche di rinnovamento del consumo energetico. Inoltre, metteremo in atto politiche attive per
incentivare sul territorio comunale l’utilizzo domestico di fonti di energia
alternative. Sarà poi necessario adeguarsi al regolamento regionale
relativo all’inquinamento approvando un regolamento che contenga le emissioni
luminose e consenta ovviamente il risparmio energetico. Il nostro obiettivo è più ambizioso: intendiamo
infatti ampliare l’esperienza iniziata con i convegni sulle nuove energie,
organizzate a Grottammare in questi cinque anni, per ambire alla creazione di
un “polo ecologico” affinché la città mantenga il ruolo di città capofila nella
ricerca di tecnologie ecosostenibili. Per ciò che concerne la raccolta differenziata, il
percorso è molto lungo, ma siamo a buon punto. Estenderemo entro la fine del
2008 la raccolta dell’umido su tutto il territorio dopo il successo e la
risposta positiva della cittadinanza nelle aree pilota. Lo scopo è di
raggiungere il prima possibile la quota di materia riciclata del 70-75%. Non possiamo poi non consolidare l’esperienza della
riciclerai comunale, vistoli supporto attivo dei cittadini che in questi anni è
cresciuto esponenzialmente, offrendo un modello di comportamento responsabile
riguardo la raccolta differenziata dei rifiuti. Contrariamente a quanti credono che Grottammare sia
una città eccessivamente urbanizzata, rispondiamo con questi dati: in
quest’ultima esperienza amministrativa il verde a Grottammare è raddoppiato,
con l’inaugurazione del grande Pardo dell’Allegria presso l’ex Ferriera e con
la presenza e la cura costante di altri polmoni verdi uniformemente dislocati
sul territorio, come ad esempio il Parco I Maggio. La quantità è tale da
rendere ormai indispensabile un “censimento del verde”, ovvero l’elenco
dettagliato delle essenze arboree presenti sul territorio. Un progetto che è
gia iniziato con la ridefinizione in pianta di tutto il territorio. Da sempre il rispetto dell’ambiente per noi è
progredito di pari passo con la difesa dall’inquinamento elettromagnetico. In
questi anni abbiamo fatto il possibile per contrastare gli effetti funesti del
Decreto Gasparri, predisponendo un piano delle antenne all’avanguardia, che
limitasse l’arbitrio delle grandi multinazionali, tentando di delocalizzare
laddove possibile impianti di trasmissione elettromagnetica. Continueremo a
monitorare le emissioni e portare avanti la nostra battaglia, per la
salvaguardia della salute cittadina. Infine ridefiniremo, in accordo con gli altri enti, il
ruolo del Canile Consortile, che sarà ampliato con la creazione di un
pensionato per cani, servizio indispensabile per i turisti che intendano
trascorrere le loro vacanze in compagnia dei loro amici a quattro zampe. Questo
intervento ovviamente non esaurirà l’impegno dell’Amministrazione in favore
degli animali. Saranno infatti creati nuovi Parchi Bau dislocati sul territorio
in funzione delle esigenze dei cittadini. LA CITTA’ PRODUTTIVA
Il momento economico generale è fonte di grande
preoccupazione per tutta la nazione, la nostra città risente in alcuni ambiti
di questo difficile momento, ma abbiamo scuramente la possibilità di superare
questo momento operando collegialmente sui settori che caratterizzano il nostro
territorio. Diviso per settori d’intervento, proponiamo una serie
di idee e di proposte per continuare a crescere insieme. TURISMO
Si è avuta una costante crescita del fatturato
cittadino derivante dal turismo, da un lato un continuo aumento delle presenze
registrate nelle nostre strutture turistiche, dall’altro una totale inversione
di tendenza rispetto a città vicine, leggi San Benedetto, per quanto riguarda i
flussi di turismo giornaliero dalle cittadine del nostro entroterra.
L’interesse degli imprenditori nell’investire in residenza turistica a
Grottammare (negli ultimi 5 anni due nuove strutture realizzate e tre alberghi completamente
ristrutturati), confermano l’idea della vivacità e dell’interesse per
Grottammare come località turistica di qualità in grande crescita. È evidente ormai come il nostro paese sia diventato la
meta preferita per giornate al mare e serate estive di una larghissima parte
dei cittadini della nostra provincia, basti ricordare a questo proposito quanti
ristoranti attivi vi siano nel nostro territorio. La realizzazione della scogliera in tutto il tratto di
costa a nord del fiume Tesino ha definitivamente risolto il problema
dell’erosione garantendo così la possibilità di crescita del nostro turismo.
Nel corso del 2008 verrà completato l’intervento di protezione con la
realizzazione dell’ultimo tratto di scogliera immediatamente a sud del fiume
Tesino, avremo così completato in dieci anni tutta la difesa della nostra
costa. Partendo da questa significativa e lusinghiera
premessa, noi proponiamo per il futuro turistico un incremento della capacità
ricettiva della nostra città attraverso due interventi urbanistici: - un piano particolareggiato da realizzarsi già nel
corso dell’anno per consentire a tutte le strutture presenti (ove ve ne siano
le condizioni) l’utilizzo delle agevolazioni della legge regionale rivolta alle
strutture turistiche che prevede incrementi volumetrici sino al 20% della
struttura esistente per il miglioramento della qualità delle strutture stesse; - individuando nuove aree residuali da destinare a
residenza turistica, evitando di stravolgere l’attuale assetto urbanistico, ma
tali da soddisfare l’interesse degli operatori che intendono investire in nuove
strutture turistiche che elevino qualitativamente il livello della nostra
offerta. Inoltre si favorirà la costituzione di cooperative e/o
agenzie che mettano in rete l’offerta di affitto di appartamenti per adeguare
agli standard nazionali ed internazionali questo tipo di proposta turistica che
purtroppo ancora oggi nella nostra città è legata a schemi e meccanismi non più
idonei a soddisfare le esigenze del turista del terzo millennio. Una straordinaria opportunità di promozione turistica
ci verrà concessa dalla costituzione del “Parco marino del Piceno” di cui
Grottammare sarà il cuore avendo l’unica zona A dell’intero parco e che ci
consentirà di fregiarci di un ulteriore straordinario marchio di qualità
ambientale oltre alle vele di lega ambiente, alle nove bandiere blu ed alla
certificazione di qualità ambientale ISO 14001. Per costruire un progetto di destagionalizzazione,
l’acquisizione del marchio di qualità “I borghi più belli d’Italia” rappresenta
sicuramente un passo avanti verso la creazione di un interesse turistico
per la nostra città anche nei mesi non estivi. È altresì fondamentale coinvolgere tutta la futura
provincia di Ascoli Piceno in un progetto di offerta turistica complessivo che
leghi sempre più la costa con le città collinari d’arte e storia e con i parchi
montani. La promozione quindi dovrà rivolgersi soprattutto verso quegli ambiti
che consentano l’allungamento della stagione turistica, vero obiettivo del
futuro di Grottammare, perché solo attraverso questo risultato si potranno
creare le condizioni per un recupero occupazionale nell’ambito turistico. Dovremo attuare uno sforzo collettivo per creare
all’interno della città, in tutti i suoi ambiti, una vera cultura
dell’accoglienza, partendo dall’orgoglio della ritrovata Identità Cittadina:
Grottammare città di mare, città a misura d’uomo, città a misura di turista. VIVAISMO ARTIGIANATO – INDUSTRIA MANUFATTURIERA
Nel nostro territorio è in atto un profondo
cambiamento del tessuto produttivo che risente necessariamente delle
alterazioni prodotte dalla cosiddetta globalizzazione (delocalizzazione
selvaggia delle produzioni manifatturiere di base, leggi agroalimentare,
abbigliamento e calzaturiero), un processo che investe l’Italia da
diversi anni. Sono in significativo aumento le piccole attività
artigiane, questo è il quadro non certo esaltante dal quale dobbiamo partire per
costruire il futuro della nostra città. Va detto innanzitutto che le aree
industriali del nostro territorio sono quasi completamente edificate, vi è
quindi da prevedere il riutilizzo delle superfici produttive dismesse anche
attraverso accordi pubblico-privato a questo proposito abbiamo un esempio
concreto da citare, la riconversione dell’opificio “Arena” oggetto,
in questo periodo, di un progetto che vede impegnati tutti gli attori “azienda,
maestranze, sindacati, Provincia e comune di Grottammare” in uno sforzo comune
che tende a raggiungere l’obiettivo di salvare gli oltre quaranta posti di
lavoro. Chiaramente non possiamo solo parlare di riconversione
ma lo sforzo deve tendere alla creazione di un polo, lungo l’asta fluviale del
Tesino, di piccole aziende innovative per dare una risposta concreta alla
preoccupante crisi occupazionale del settore industriale. Si dovrà quindi
procedere, in chiave comprensoriale, a migliorare il sistema infrastrutturale e
tutte le altre condizioni che rendono “appetibile” un territorio a quelle idee
imprenditoriali innovative e capaci di reggere i nuovi mercati. Il futuro industriale dei nostri territori dovrà
sicuramente diventare l’argomento da porre al primo posto nell’agenda di tutte
le istituzioni locali, dovremo essere pronti ad assecondare le iniziative, ad
esempio regionali, che nel prossimo futuro verranno intraprese per contrastare
la situazione in essere. COMMERCIO
In questi anni Grottammare si è distinto nella
salvaguardia delle piccole attività commerciali cittadine contrastando
efficacemente l’invadenza dei mega centri commerciali e lavorando
nell’aggregazione delle attività commerciali del centro attraverso la
costituzione di due progetti atti a sviluppare i centri commerciali naturali
(abbiamo ottenuto in questi anni due finanziamenti regionali). Per il futuro
riteniamo che sia necessario riorganizzare le aree commerciali e
direzionali esistenti e reperirne eventualmente di nuove, anche in questo caso
senza stravolgere l’assetto generale del territorio per assecondare la vivacità
imprenditoriale dei nostri operatori creando così una risposta occupazionale
nel commercio non alimentare e nel terziario avanzato. Sommario LA CITTA’ DELLA PARTECIPAZIONE PREVENZIONE E SOSTEGNO ALLE
DIPENDENZE SOLIDARIETA’ E COOPERAZIONE
INTERNAZIONALE Ancora nuovi spazi per la cultura Cultura dei Giovani, Cultura del
Futuro Approfondire la Storia, salvare le
Tradizioni Continuare ad investire sulle nostre
strutture e sulle nostre eccellenze ARTIGIANATO – INDUSTRIA
MANUFATTURIERA |